Una nuova misura concreta per dare ossigeno alle imprese locali, affinché possano concentrare tutte le loro risorse nella ripartenza. Con questa intenzione i 13 Comuni soci di Alea Ambiente, società di gestione dei rifiuti di Forlì e comprensorio, hanno deciso che le imprese che sono state forzatamente chiuse causa lockdown non pagheranno la TARIP Tariffa Rifiuti Puntuale per l’intero periodo di inattività.
“Abbiamo voluto dare un sostegno ed anche un segnale di fiducia alle realtà economiche che hanno dovuto interrompere la loro attività per effetto dei provvedimenti del Governo e della Regione Emilia-Romagna nella fase di emergenza sanitaria –affermano dal Coordinamento soci della società inhouse-. Attività commerciali o artigiane, società di servizi o stabilimenti produttivi, in funzione del codice ATECO di appartenenza, che sono state costrette a sospendere la propria attività per le disposizioni di contenimento del contagio da Coronavirus, vedranno azzerata la TARIP dai rispettivi Comuni, per il periodo di chiusura. Del resto, proprio questo è il principio della tariffa puntuale: pagare in misura della produzione di rifiuto secco non riciclabile. Per le settimane in cui l’attività è stata sospesa, quindi, nulla sarà dovuto rispetto a questa componente variabile della tariffa, che si riferisce al rifiuto secco prodotto. Per quel che riguarda invece la componente fissa, il costo relativo a quel periodo sarà sostenuto dalle Amministrazioni comunali in cui l’impresa ha sede operativa”. Si calcola che saranno circa 4mila le imprese interessate dal provvedimento.
L’azzeramento della TARIP per il periodo di lockdown si aggiunge alle altre misure straordinarie e servizi introdotti dall’inizio dell’emergenza da parte di Alea Ambiente a favore delle imprese: in particolare, il differimento della fattura di conguaglio 2019 a Giugno (invece che ad Aprile) per le utenze non domestiche ordinarie e la possibilità di rateizzazione dell’importo e riduzioni per quelle che hanno subito un incremento rispetto alla TARI 2018.